Assassin’s Creed entra nella storia dei videogiochi
Dopo tanti, troppi anni, arriva il riconoscimento che aspettavamo
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Ricordi la musica di Super Mario? Per forza, è una delle più iconiche della storia. Era del 1985: e se ti dicessi che solo oggi la musica nei videogiochi ha avuto il riconoscimento che merita da uno dei premi più importanti dedicati all’industria musicale?
Nella notte tra il 5 e il 6 Febbraio 2023 si è tenuta la 65esima edizione dei Grammy Awards. Tra le tante vittorie della serata, come, Beyoncé, Harry Styles, Adele e Kendrick Lamar, un nome su tutti ha fatto la storia: quello di Stephanie Economou, la compositrice della colonna sonora del DLC di Assassin’s Creed Valhalla, Dawn of Ragnarök.
Lei è stata la prima vincitrice in assoluto del Grammy “Best Score Soundtrack for Video Games and Other Interactive Media”, battendo altri giochi nominati come Call of Duty Vanguard e Marvel’s Guardian of the Galaxy. Questo premio in particolare è stato introdotto proprio quest’anno, rendendo la vittoria un evento ancora più storico.
Caleidoscopio (in originale Kaleidoscope) è una miniserie pubblicata su Netflix il 1 Gennaio 2023 con Giancarlo Esposito (Breaking Bad, The Mandalorian), Rufus Sewell e Paz Vega. La trama ruota attorno ad una rapina, un furto per un totale di 7 miliardi di dollari, la banda che mette in atto l’operazione e tutti gli step che portano dall’ideazione del colpo fino alla sua esecuzione.
Tecnicamente, è dal 2011 che i videogiochi sono considerati dai Grammy Awards, ma non come opere a sé: sono stati, infatti, inclusi nel premio “Best Score Soundtrack for Visual Media”, insieme a film e serie tv.
Prima di quest’anno, solo altre 3 volte i videogiochi sono arrivati fino ai Grammy:
• Civilization IV nel 2011, ha vinto il premio per “Best Instrumental Arrangement Accompanying Vocalist(s)” per una versione riarrangiata del brano ‘Baba Yetu’.
• Journey nel 2013, ha visto la sua colonna sonora nominata per “Best Score Soundtrack for Visual Media”.
• Kirby Super Star nel 2022, in particolare una cover di ‘Meta Knight's Revenge’, ha vinto il premio per “Best Arrangement, Instrumental or A Cappella”.
Da quest’anno Beyoncé sarà anche l’artista vivente con più Grammy vinti (32 in totale), ma questa vittoria in particolare è un momento di storia: erano anni che ci si batteva per avere questo tipo di riconoscimento ufficiale nell’industria dell’intrattenimento. Quel momento è finalmente arrivato.
Un esperimento del genere è possibile solamente nell’era digitale, che permette di raccontare storie nuove in maniere mai viste prima. Quando i creativi giusti trovano il modo di sfruttare le potenzialità dei mezzi giusti, le possibilità sono infinite.